Ho ritrovato un mio vecchio ritratto: È un ritratto autarchico, austero, Senza troppe pretese Di una qualche spiegazione generale, O di un inutile modello d’elevazione morale. È disegnato col sangue Ed è pensato col cuore. Scavo con le unghie sotto la tela A cercare un barlume di ragione, Così che anche l’osservatore più distratto Possa accorgersi dell’abisso, Coperto di superficiale ignoranza, Tra opportunismo e libero arbitrio.
Corro svelto a cercare uno staccino Per separare, come un cercatore d’oro, Il Popolo dallo Stato, Dio dall’Uomo, La Giustizia dal Perdono. Vado a cercare lo Strumento Che la moderna tecnica mi offre: Un’indagine campionata per scremare Le barricate dalla violenza, La guerra dalla rivolta, Per addolcire la casse, la jaquerie; Per catalogare e tipizzare, infine, La mia indifferenza e la tua libertà. E in nome dell’ideale progresso, Incollarci sopra l’etichetta “uomo DOCG”.
Allons enfants, figli sradicati, Figli insani e malati: figli di che? Orfani di madre, alla cui purezza nessuno più crede. Di tutto quello che ci ha lasciato, Non son rimaste che poche parole: L’amore è l’idea, l’affetto è una terra collettivizzata.
Allons enfants, figli sradicati…
L’amore è l’idea, l’affetto è una terra collettivizzata.
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A seguito della sconfitta nella guerra franco-prussiana, il 18 marzo 1871 il popolo di Parigi insorge e nasce la Comune, primo esperimento di autogoverno della storia. Durerà poco piu di due mesi: il 21 maggio l’esercito riprende il controllo della capitale e durante la “semaine sanglante” massacra ventimila comunardi.
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